"Il libro dell'inquietudine" di Fernando Pessoa




Una piatta quotidianità che costringe al continuo confrontarsi con illusioni perennemente nascenti e morenti, il rifugiarsi in illuminazioni sul nulla interiore creato da una speranza senza destino, la nostalgia senza eventi di esperienze sentimentali delle quali restano solo messaggi a donne forse mai esistite...

"Il libro dell'inquietudine" è un diario di sogni infranti e che continuano a infrangersi negli stessi istanti in cui l'autore, per mano degli alter ego Vicente Guedes e Bernardo Soares, continua a scrivere. Il lirismo estremo di questa raccolta di frammenti di vita non vissuta denota una fiducia negli eventi futuri subito uccisa da momenti di gelide conclusioni e immagini di non voluta redenzione, prima di una fine che non arriva.


Quello che si è presentato come un libro si rivela un rifugio per una dimensione da mettere al riparo dall'assassina volgarità della realtà esterna alla propria porta, da tirar fuori nei momenti di confronto con la propria anima fatta a pezzi, agonizzante, ma ancora sognante.

"Il Sole indorerà le nostre fronti senza rughe e la brezza sarà fresca per colui che cesserà di sperare."

                                                                VIS SAPIENTIA

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