In occasione dell'uscita del film da oggi 12 giugno 2014 presso le sale del cinema Lux Multiscreen Via Massaciuccoli, 39 abbiamo intervistato l'ideatrice e regista Emma Moriconi.
1) "Sangue Sparso" un titolo forte per una storia taciuta, mai trasmessa in tv e al cinema. Di cosa tratta?
E' la storia di cinque difficili anni, quelli dal 1978 al 1983, visti con gli occhi di un sopravvissuto agli anni di piombo, che da ragazzo ha militato nel Fronte della Gioventù e oggi, adulto saggio e triste, torna con la memoria a quei giorni di terrore e di dolore. rivive così i suoi ricordi, e ci rende partecipi di essi: le tante vite spezzate a cominciare da quelle di Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti il 7 gennaio 1978 ad Acca Larentia, e, nello stesso giorno, quella di Stefano Recchioni, ucciso durante gli scontri che seguirono nella stessa giornata. i ricordi scorrono lungo il 1979, il 1980... fin al 1983, con l'aggressione a Paolo Di Nella. Storie tristi, di ragazzi uccisi, massacrati per strada, a destra come a sinistra.
2) Da un lato quindi la lotta e il sacrificio per le Idee, e dall'altro un sistema marcio che semina terrore per mantenere il potere?
Lotta, sacrificio per le idee certamente, e una spirale di violenza che fa vittime innocenti. Le responsabilità delle istituzioni sono gravi, per questo dico che questi ragazzi sono i "morti dimenticati". E per questo nasce Sangue sparso, per restituire loro la dignità di piccoli grandi eroi inconsapevoli ed innocenti. Oggi il Mibac qualifica questo lavoro come "film di interesse culturale": non è mai troppo tardi per riappropriarsi della propria storia. L'Italia ne ha davvero bisogno.
3) Memoria e giustizia sono ancora oggi in discussione. Quale messaggio si vuole lanciare ai giovani?
Le ultime parole che il protagonista dice sono: "I miei ricordi, i miei dolori, i dolori di un'intera generazione siano di monito affinché non ci sia più, mai più sangue sparso". Dico ai giovani che non devono rinunciare a battersi per affermare le proprie idee, ma che lo facciano senza violenza. La violenza porta lutti e dolore, il rispetto vicendevole dà la misura della civiltà di un popolo.
Ringraziamo Emma Moriconi per la disponibilità che ci ha riservato e auguriamo la buona riuscita del film.
Ringraziamo Emma Moriconi per la disponibilità che ci ha riservato e auguriamo la buona riuscita del film.
VIS SAPIENTIA
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