Torna la rubrica "Libro della Settimana": ecco il libro che abbiamo scelto per voi!



"Sono stato giudice perché ho emesso sentenze, boia perché le ho eseguite, Dio perché ho tolto il bene più prezioso che un uomo possiede : la vita. Ho fabbricato orfani. E chi ero io per fare tutto questo ? Nessuno. Non ero nessuno". La vita, la passione politica e i crimini di Pierluigi Concutelli, ex comandante militare del Movimento Politico Ordine Nuovo, una delle più spietate e violente formazioni terroristiche neofasciste. Concutelli ha attraversato quasi mezzo secolo di storia italiana, frequentandone però gli angoli più bui, vivendo da protagonista trame oscure e violente, inseguendo una rabbia e una presunta ‘coerenza’ da guerriero che ne ha fatto una figura tenebrosamente leggendaria nell’immaginario dei militanti di destra per un verso e in quello dei militanti di sinistra per un altro...

Rivivono nel racconto di Concutelli - elaborato dal giornalista siciliano Giuseppe Ardica in una serie di interviste andate avanti tra liti e abbracci, allontanamenti e riavvicinamenti per oltre un anno - le lotte intestine all’interno del neonato Movimento Sociale (con tanto di episodio inedito rivelato, la morte sfiorata dal segretario ‘traditore’ Giorgio Almirante proprio per mano di un camerata di Concutelli durante un incontro casuale nel traffico), la latitanza, la lotta armata, il tragicomico sequestro Mariano, le frequenti fughe all’estero, l’omicidio del magistrato Vittorio Occorsio da parte "dell'uomo nero"; il magistrato era colpevole di aver scoperto l'intreccio tra massoneria deviata e neofascismo, è proprio lui a parlare tre mesi prima in un'intervista all'Unità di una fantomatica loggia P2.

Incontrerà il leader di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie, ma non sarà quello l'incontro della vita; avverrà qualche anno più tardi in carcere, dove è finita da un pò di tempo anche la primula nera del terrorismo, il super ricercato Mario Tuti, dove a Novara metteranno fine alla vita di Ermanno Buzzi, prima condannato poi assolto per la strage di Brescia, ma colpevole soprattutto di dichiarazioni di omosessualità. Ma per le spie c'è solo la morte ed è per questo che Concutelli uccide anche Carmine Palladino, in carcere a Novara. All'ex capo di Ordine Nuovo tutto questo costerà quattro ergastoli; dal carcere uscirà per la prima volta nel 1990, ma solo per 6 ore dato che sua madre era in fin di vita, poi nel 2003 con il regime di semilibertà. Lo chiamavano "Er Sentenza".

                                                          VIS SAPIENTIA

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