Qualche giorno fa, è stato scritto un articolo da molte testate giornalistiche riguardante la denuncia di un magistrato della Procura di Pescara che illustra la truffa del Debito Pubblico generata dall'Eurosistema e dai trattati europei che hanno istituito il S.E.B.C. In maniera davvero semplice e con grande capacità di sintesi, il Pm. Gennaro Varone, ha rotto il muro di omertà e silenzio che aleggiava nella magistratura, soprattutto su quella Costituzionale, riguardante l'incostituzionalità dei Trattati Europei.
Ma cos'è veramente il debito pubblico? Immaginiamo che lo stato debba finanziare un'opera pubblica, come la costruzione di un ospedale o di una scuola; il Governo di uno stato dell'eurozona prende a prestito la nostra moneta l'euro che è emesso da un sistema di banche centrali, viene immesso direttamente nelle riserve dei mercati dei capitali privati europei. Gli stati europei ex-sovrani devono andare a chiedere a prestito la moneta necessaria per finanziare la spesa pubblica restituendo il capitale e pagando inoltre tassi di interesse dai quali vengono strozzinati. In poche parole è come se venisse presa a prestito una valuta straniera. Tutto questo è stabilito dall'art. 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali.
Riportiamo le parole del dott. Varone a tal riguardo.
" DEBITO PUBBLICO (?)
Supponiamo il Governo, quindi, emetta cambiali per 50 milioni di euro. Una Banca Privata offre 49 milioni e si aggiudica i Bpt. Il Governo ha ottenuto 49 milioni di euro; dovrà restituirne 50 alla scadenza; dunque, pagherà un milione di euro di interessi. Il Governo con quei 49 milioni di euro costruisce il suo ospedale, anzi il nostro ospedale. E quel denaro dovrebbe diventare reddito del costruttore; e reddito dei suoi dipendenti, che lo utilizzeranno presso commercianti; i quali, a loro volta, faranno altri investimenti. Dunque, lo Stato, ora, ha un debito di 50 milioni di euro; ma questo debito è diventato un investimento; la ricchezza reale è aumentata: dove c'erano terra e sassi, c'è una struttura che eroga benessere; i 49 milioni pagati al costruttore hanno alimentato una potente spinta all'economia e un corrispondente aumento di ricchezza reale nel paese, dalla nostra laboriosità e capacità produttiva.
IL PAREGGIO DI BILANCIO
E veniamo alle tasse. È mai possibile che lo Stato recuperi, in tasse, tutti i 49 milioni di euro che ha speso? Se lo facesse, andrebbe in pareggio perfetto: "Ho speso 49 milioni di euro, mi riprendo 49 milioni di euro, sono in pari”. Ma se lo Stato se li riprendesse tutti, a noi cittadini, di quei 49 milioni di euro, che cosa resterebbe? Nulla. Eppure, per il pareggio di bilancio, è questo che lo Stato deve fare. Sembra assurdo? Eppure è proprio questo che, per restare nella moneta unica lo Stato, deve fare: in base all'articolo 104 del trattato di Maastricht e in base al Regolamento del Consiglio d'Europa 1466 del 1997.
Ed è questa la causa della crisi economica. Questa.Se lo Stato ci dà un reddito e, poi ce lo toglie tutto, a noi che rimane? Nulla. Siamo tutti poveri. E se ci rimane nulla, ciò significa che non possiamo comprare nulla con quei 49 milioni di euro. Lo chiamano anche Patto di stabilità. Si: perché, dal momento che dovrebbe riprenderseli, lo Stato dice: "Sai che c'è? Non ti pago! Ma le tasse, quelle le voglio …". Tuttavia, le imprese che hanno lavorato e non vengono pagate, falliscono, licenziano, riducono i salari … Tutto questo, ci ricorda qualcosa? Questa è la principale causa della crisi che attanaglia l'Eurozona, ormai da molti anni: il pareggio di bilancio.
È il tasto “pausa” sulla crescita economica; è la camicia di forza imposta alla capacità produttiva dei paesi aderenti. È il motivo della crisi (inutile illudersi: così dalla crisi non si esce); è lo strumento con il quale la crisi è stata deliberatamente prodotta.
TASSE E INDEBITAMENTO
Torniamo alle tasse. Supponiamo che lo Stato voglia tassare (per andare in pari) al 100%: in questo modo, si riprende tutti i 49 milioni di euro. È (quasi) in pari. "Ce lo chiede l'Europa"... E noi? Be', noi, avendo restituito tutti i 49 milioni, per vivere abbiamo una sola possibilità: chiedere noi denaro in prestito alle Banche (mutui, finanziamenti). Cioè dobbiamo indebitarci noi. Se non si indebita lo Stato, con il debito pubblico , dobbiamo indebitarci, singolarmente, noi. Si chiama debito privato. Bene, la possiamo mettere come vogliamo; ma, nel sistema attuale, il denaro è sempre un debito.
Non sarà sfuggito al lettore attento che, se pure lo Stato dovesse tassare al 100% e riprendersi, dunque, tutti i 49 milioni di euro, gli mancherebbe, pur sempre, un milione di euro da restituire. Da dove lo prende?
Se riflettiamo che il milione mancante è … denaro, sappiamo, ormai, che, per produrre quel milione mancante, le cose sono due: o si indebita lo Stato, “creando” un milione nuovo di euro, con l'emissione di Titoli del Debito Pubblico; o … ci indebitiamo noi, chiedendolo in prestito alle banche. Per la semplice ragione che nessuno può guadagnare il denaro che … non c'è, il debito può soltanto … aumentare. Uno Stato che ha abdicato al potere di spesa; uno Stato che, per pagare gli interessi, deve indebitarsi sempre di più e, dunque, spendere sempre meno, come potrà costruire tutte le scuole di cui ha bisogno, tutti gli ospedali di cui necessita? Come potrà venire incontro ai bisogni dei propri cittadini? Come potrà la Repubblica rimuovere gli ostacoli alla piena eguaglianza, così come prescritto dall'articolo 3 comma 2 della nostra Costituzione, se abbiamo stabilito che sarà la Banca Centrale Europea a decidere quanto denaro potrà essere messo in circolazione?
Davvero il patto di stabilità dei prezzi è più importante della tutela della nostra dignità di uomini e donne lavoratori e lavoratrici, della nostra salute, della nostra istruzione, di tutto ciò che ci serve per una esistenza libera e dignitosa? " ( Dott. Gennaro Varone - sost. proc. della Repubblica )
LINK ALLEGATI:
- http://www.ecb.europa.eu/ecb/pdf/orga/escbstatutes_it.pdf??b0343e11226028983fd29acac6b09a9d (STATUTO SISTEMA EUROPEO DELLE BANCHE CENTRALI)
- http://www.integrazionemigranti.gov.it/Normativa/Documents/Normativa/Trattati%20e%20Convenzioni/Trattato%20Maastricht.pdf (TRATTATO DI MAASTRICHT)
- http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_en/analisi_progammazione/documenti_programmatici/PdS_Regolamento__CE__n._1466-97.pdf (REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D'EUROPA 1466 DEL 1997)
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