JASON HEALEY: LA FOTOGRAFIA TRA I COLORI DELLA PENNSYLVANIA E LA STORICITÀ ITALIANA



Colore ovunque. Con queste due parole identifico la fotografia di Jason Healey, un giovane fotografo che ha mosso i primi passi nel mondo della fotografia fin dal 2002 iniziando con una Nikon fm10. Healey, classe 1977, riesce con i suoi scatti a donare un tocco di colore anche a scorci laddove, oggettivamente, di colore non vi è traccia. Mi riferisco alla delicatezza ed alla profondità degli scatti di Jason, capaci di far emergere il “colore” delle sensazioni grazie alla sua innata ricercatezza del dettaglio presente in qualunque oggetto, soggetto, panorama da esso fotografato. Nato e vissuto negli Stati Uniti, precisamente in Pennsylvania, ha viaggiato molto, soprattutto in Italia, visitando le città più note da un punto di vista artistico ed architettonico, chiaro esempio ne sono i suoi numerosi scatti che definiscono lo spessore e l'imponenza di alcune delle chiese con alle spalle una storia dell'arte senza eguali, presenti a Roma e Firenze.Oltre ad utilizzare un'attrezzatura professionale, riesce ad estrapolare fotografie interessanti anche con iphone.



Benchè ormai le fotocamere degli smart phone garantiscano una discreta risoluzione e le miriadi di applicazioni consentano di sovrapporre filtri che rendono l'immagine ulteriormente suggestiva, non dimentichiamoci che prima di tutto, a rendere un'immagine incantevole, è chi scatta, e soprattutto, con quali occhi egli osserva ciò che sta fotografando. Dalle foto di Healey emerge proprio questo, una netta valenza che il suo sguardo, primo “obiettivo fotografico”, riesce a donare a ciò che guarda – poesia, evasione, dolcezza, ricercatezza. A volte anche aspetti crudi del quotidiano. Egli immortala prima il suo stato d'animo, e secondariamente l'immagine di per sé. 


Molti fotografi professionisti tendono a risultar quasi stucchevoli nel loro maniacale lavoro di post produzione, tanto da determinare un'immagine oggettivamente scenica ma priva di emozione. Dai portrait di animali a quelli di persone, dai paesaggi ai dettagli architettonici, Jason Healey riesce con assoluta naturalezza senza ritoccare le luci e la saturazione, ad accendere l'immaginazione di chi osserva. Le stesse textures che potrebbero risultare nella gran parte dei casi inespressive, catturate dal fotografo in questione danno l'idea del vissuto, oltre che del ricercato.

E' possibile visitare il sto internet o la pagina facebook dell'artista digitando il suo nome.

                                                         DANIELA BRUNI


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