A occhi aperti: quando la storia si è fermata in una foto

All'Auditorium Parco della Musica, a Roma, dal 21/02/2015 al 10/05/2015 la Fondazione Musica per Roma presenta A occhi aperti: quando la storia si è fermata in una foto. Mostra di dieci fotografi con immagini tratte dal libro “A occhi aperti” di Mario Calabresi

Ragazza afghana – Steve McCurry, 1984
Ognuno di noi in questi giorni, accendendo la televisione o leggendo i quotidiani, si è tristemente accorto delle scempiaggini che sono accadute a Roma a causa dei tifosi di calcio olandesi. La distruzione di una città, il centro devastato dalla furia selvaggia di un gruppo di “belve” e il terrore negli occhi dei passanti, mentre il dolore si impadronisce della nostra mente allo scorrere di immagini che provocano sgomento e biasimo. Le immagini ci danno sempre la possibilità di renderci conto di ciò che accade intorno a noi e perciò costituiscono una parte fondamentale del panorama informativo che contribuisce a costruire la nostra coscienza storico-culturale. Questo excursus mi è sembrato doveroso per far comprendere quanto sia attuale il leitmotiv che muove gli intenti di questa meravigliosa mostra all'AuditoriumExpo a Roma, cioè il rappresentare la guerriglia urbana attraverso una collettiva di sguardi celebri al fine di fornire documentazione e riflessione sui nostri tempi.



La mostra prende vita partendo dal libro del giovane giornalista Mario Calabresi A occhi aperti (2013), nel quale egli, negli ultimi cinque anni, ha raccolto una serie di interviste ai più grandi fotografi, o per meglio dire fotoreporter, della scena internazionale. Questo libro, infatti, è un appassionante tuffo nella storia attraverso le immagini e le parole di grandi testimoni che hanno vissuto e immortalato alcuni dei momenti più intensi e drammatici del nostro passato. La prosa di Calabresi è in grado di farci viaggiare nel tempo, offrendoci una prospettiva privilegiata: gli occhi di fotogiornalisti che hanno creato la comune memoria storica. Ecco allora Paul Fusco che racconta i funerali di Bob Kennedy o Josef Koudelka che descrive i primi istanti dell'ingresso dei carri armati a Praga. E poi ancora Steve McCurry, Don McCullin, Elliott Erwitt, Alex Webb, Gabriele Basilico, Abbas, Paolo Pellegrin e Sebastião Salgado.

Si tratta di un progetto editoriale trasformato in mostra, a cura di Alessandra Mauro (direttrice editoriale) e Lorenza Bravetta (direttrice delle attività commerciali), in collaborazione con Contrasto, Fondazione forma per la fotografia e Magnum Photos.


Beruit - Gabriele Basilico, 1991
Beruit - Paolo Pellegrin, 2006







L'evento A occhi aperti: quando la storia si è fermata in una foto è un'occasione unica per ammirare il suggestivo lavoro dei fotogiornalisti in giro per il mondo. Le loro foto non testimoniano necessariamente l'eccezionalità dell'evento, al fine di stupire coloro che guardano, bensì vogliono fornire un approfondimento e fermare qualcosa con il loro obiettivo.

Le foto suscitano vere emozioni e ci donano l'impressione di essere noi stessi testimoni in prima linea. Ai colori di McCurry si contrappongono le foto in bianco e nero di McCullin, ma, al di là dei colori e degli stili, ciò che esprimono le foto scelte è il viaggio attraverso il tempo nella storia degli ultimi anni. Solo attraverso le immagini può essere ricreata, infatti, quella nitidezza e quel realismo che arrivano dritti alla mente e colpiscono il pubblico. L'intento di questa forma di arte, che non è mai stata così attuale come oggi, è permetterci non solo di guardare, ma anche di giudicare. Giudichiamo l'evento rappresentato e il modo in cui esso ci viene proposto attraverso i filtri della fotocamera. Il tutto sempre in modo assolutamente soggettivo, poiché la percezione cambia a seconda dell'osservante, e sempre ad occhi bene aperti sulla realtà.

Jacqueline Kennedy at John F. Kennedy funeral – Elliott Erwitt, 1963


Robert Kennedy funeral train – Paul Fusco, 1968

Ebbene, consiglio a tutti di andare a vedere questa mostra nella sala AuditoriumExpo perché vi permetterà di spalancare i vostri intorpiditi o solo assuefatti occhi e guardare eventi importanti con uno sguardo più consapevole, alla ricerca del valore e del significato vero delle cose, senza approcciarsi agli eventi in modo passivo e “cieco”, come vorrebbe chiunque oggi cavalca l'onda distruttiva della “cattiva informazione”. Concludo con una frase emblematica dello stesso Mario Calabresi su ciò che rappresenta il suo libro, grazie al quale questa mostra ha potuto prendere vita: 

“Questo non è un libro sulla fotografia ma sul giornalismo, sull’essenza del giornalismo: andare a vedere, capire e testimoniare.” (Mario Calabresi)

INFO UTILI:

Fotografie di: Abbas, Gabriele Basilico, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Don McCullin, Steve McCurry, Josef Koudelka, Paolo Pellegrin, Sebastião Salgado, Alex Webb.

AuditoriumExpo – Auditorium Parco della Musica di Roma

Dal 21 Febbraio al 10 Maggio 2015

lunedì - giovedì, ore 12:30 - 20:30, venerdì - sabato, ore 12:30 - 22:00, domenica, ore 12:30 - 20:30

Biglietto: 10€ (intero)

06/80241281 - www.auditorium.com



                                                                          DILETTA PRIMI











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