La danza che diventa espressione
(immagine tratta da Wikipedia.org.) |
Come ogni anno, dal 26 febbraio al 1 marzo 2015, a Firenze si è svolta " danza in fiera": da 10 anni la più grande fiera internazionale della danza. Da 10 anni un evento che fa sognare. Quí, ogni anno, possiamo trovare grandi spazi animati da concorsi e angoli riservati alla vendita di oggetti più disparati riguardanti la danza. La danza è da sempre la disciplina artistica che più affascina le ragazze a partire dalla più tenera età. Ma ci siamo mai chiesti come questa disciplina si sia evoluta e sia giunta fino all'attuale assetto contemporaneo?
Delineare tutto il percorso compiuto dalla danza dalle origini ad oggi, sarebbe impossibile, ma possiamo soffermarci sulla figura che più ne ha rivoluzionó le basi: Isadora Duncan. La ballerina a cavallo tra '800 e '900, fu influenzata notevolmente dall'amore per i brani di musica classica trasmessole dalla madre, insegnante di pianoforte e dagli ideali di libertà e indipendenza ai quali fu educata e che la resero una donna emancipata, divisa fra passioni amorose e grande amore per il suo lavoro, nonostante gli eventi luttuosi che subì.
Proprio questi principi di libertà e questa passione, che l'accompagnarono durante tutta la sua vita, influenzarono la sua carriera artistica. Infatti con Isadora Duncan la danza si libera, si libera dalle regole accademiche. Si tratta di una danza libera, ESPRESSIONISTICA, che si libera delle scomode ed artificiose punte per sentire il contatto col suolo, percepirne le vibrazioni ed essere un tutt'uno con la terra, essere vita; vita che Isadora amó con tutta se stessa.
In breve, così, Isadora diviene rappresentante della danza libera neogreca. Si ispira ai temi della Grecia classica e arcaica, si veste come le baccanti dalle quali riprende la tunica; la bendatura dei capelli; i piedi nudi; l'essere agghindata di rose rosse. Attraverso questa sorta di ritorno alla "velificatio", Isadora cerca l'estasi dionisiaca, rovesciando all'indietro la testa per danzare, in totale comunione con la terra. Isadora rappresenta l'espressione dell'energia che un corpo può sprigionare, in una danza elegante che si rifà al classico e all'etereo liberandosi dai rigidi canoni che caratterizzavano le danze celebrative.
Così da lei presero spunto i suoi precursori come Francois Delsarte il quale si concentrò sulle qualità espressive del corpo umano che decise di ripartire in tre zone: fisica, emotiva, intellettiva. Fu Émile Jáques Dalcroze, invece, a diffondere la danza libera attraverso la sua didattica e grazie al suo apostolato ritmo-plastico. Anche la compagnia dei BALLETTI RUSSI di Sergej Djaghilev furono influenzati da Isadora. Djaghilev e Fokin, infatti, la videro ballare per la prima volta a Pietroburgo nel 1905 e ne rimasero molto colpiti.
Da qui, inoltre, nacquero le danze più innovative di Loië Fuller con la sua danza cinetica o della Wigman e di Martha Graham la quale dette vita alla danza moderna americana. Isadora Duncan fu, in sostanza, una donna che per mezzo della sua energia, delle sue idee e delle proprie passioni,riuscì a fare la storia.
Invidiabile!
Dovremmo prendere spunto e capire che se applicassimo un pó di personalità e senno alle nostre azioni, forse, il mondo potrebbe cambiare.[1]
GIOIA CAPRERA
[1] Per ulteriori approfondimenti: J.P. Lafitte, Danses d'Isadora Duncan, Parigi 1910.
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