Il libro: la tecnologia che uccide odori e gusto per la cultura


Immagine tratta da Wikipedia.org
Ricordate la famosa scena, riportata qui sopra in un fermo-immagine? Si tratta della celebre scena del cartone della Disney "La bella e la bestia", nella quale la giovane protagonista si tuffa tra i suoi amati libri, sognando ad occhi aperti. Chi non ha mai sognato da piccino di avere una fantastica libreria simile a quella? Il gusto dello sfogliare un libro; di ammirarne la copertina e la sua consistenza; di capirne titolo e trama; di sceglierlo; di farlo nostro quasi come fosse una seconda pelle; di amarne l'odore.

La bontà e la singolarità del profumo dei libri antichi: non è casuale. Andy Brunning, nel suo blog dal nome " Compound interest" ricerca le origini di questi odori tanto famigliari alle vecchie generazioni, lasciando la questione aperta a chiunque si volesse dilettare in nuove ricerche. Vi sono odori nei testi antichi, che i libri più moderni, ottenuti da una fabbricazione a catena di montaggio differente, non possiedono.

Sembra che i vecchi libri abbiano quel tipico odore di erba e vaniglia scaturito dalla cellulosa e dalla lignina contenute in essi, le quali degradandosi col tempo, rilasciano composti organici nell'aria. Ma vi sono altri potenziali contributori che alterano l'odore dei libri antichi: ad esempio il profumo di mandorla deriva dal benzaleide utilizzato; oppure pensiamo agli odori dolci che derivano dall'etilbenzene; o ancora l'odore quasi floreale scaturito dall'uso dell'etilsanolo. I libri possono essere considerati da sempre il fulcro della cultura.

Purtroppo, però, ora ci troviamo nell'era della globalizzazione, nella quale le macchine uccidono l'INSOSTITUIBILE e minuzioso lavoro artigianale, sostituiscono la manifattura e la fantasia del lavoratore. In un'era dove il prodotto viene spersonalizzato. In un'era, infine, dove il libro, da sempre rifugio dei sogni più nascosti di ognuno, viene soppiantato e sostituito da smartphone, tablet e quant'altro.

E quale contributo diamo noi al fine di salvaguardare tradizione e cultura? Cosa facciamo?Inventiamo dei profumi spray per e-readers, da spruzzare sui nostri tablet, affinché riproducano gli amati odori che, anni fa, pervadevano le librerie. Una cosa è certa.
Chi è nato a cavallo fra epoche diverse conosce la differenza fra utilità della tecnologia e bellezza della cultura; ma i bambini che oggi risolvono i loro piccoli problemi con un "click" o con una passata di dito sullo schermo, non sapranno mai che soddisfazione si provava a scrivere una ricerca, selezionando a mente le notizie da un'enciclopedia cartacea.

                                                                         GIOIA CAPRERA

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