(Immagine tratta da Wikipedia.org) |
Meghan Maconochie è un insegnante del Sud Africa. Insegnare è il suo mestiere ma sognare e dilettarsi in opere d'arte "provvisorie" è la sua vera vocazione. A chi non è mai capitato di giocare, fra i banchi di scuola, con le "molliche" della gomma da cancellare o con i residui di una matita temperata?
Le idee più geniali solitamente provengono dagli oggetti che ci circondano nella quotidianità, visti da un'altra angolazione. Meghan ha deciso di trasformare l'usuale in arte. Si serve di trucioli di matite per creare dei disegni: egli ne crea dapprima la sagoma, applicando, in un secondo momento, i residui di matite temperate, sul disegno.
Alcuni disegni richiedono pochi minuti di impegno, altri richiedono un pó più di tempo. L'insegnante, così, crea opere ispirate al quotidiano; soggetti comuni e volti noti. Tutti i soggetti raffigurati, in ogni caso, si ispirano, per impostazione e colori, alla tanto amata Pop Art. L'unica problematica che ne consegue è, però, l'incapacità di poter fissare il disegno. Dunque Meghan decide di catturare le raffigurazioni in fotografie che pubblicherà su Instagram e Twitter. Questa decisione gli permetterà di farsi conoscere.
I mass media permettono se non altro di far conoscere non soltanto il banale ma anche qualcosa di più desueto e culturalmente interessante. Capiamo, in tal modo, che arte non è soltanto la comune pittura su tela, ma è espressione interiore che può essere riportata al mondo sensibile in maniera più bizzarra. Arte non è ciò che si rappresenta ma ciò che si trasmette. Meghan trasmette tutta la sua arte a tal punto da venir citato in vari progetti ed interviste: ricordiamo a tal proposito il progetto "Sketchy Bloggers" che ci ha permesso di conoscerlo meglio.
Si tratta di un'arte concreta, arte povera riletta in chiave contemporanea, che attraverso il telematico si fa astratta. Uniamo così fotografia e disegno. Arte al quadrato, insomma.
per maggiori informazioni:
Instagram- meghanmaconochie.
Twitter-@MeghsMaconochie.
GIOIA CAPRERA
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