TTIP: aperta la sala di lettura per i parlamentari italiani. Ma le regole sono assurde

Usa e Europa TTIP




Dopo lo scandalo TTIPLeaks che ha attirato l’attenzione sull’approvazione del TTIP, anche i parlamentari e i funzionari governativi italiani potranno leggere i testi riservati dell’accordo transatlantico nella sala lettura istituita presso il Ministero dello Sviluppo economico, in via Veneto 33 – stanza 41.


Le modalità di accesso, definite da un regolamento che potrete leggere su questo link, tuttavia, sembrano ispirate al celebre film “Ocean’s Twelve: 4 parlamentari alla volta potranno entrare nella stanza scortati dai carabinieri ed esaminare i testi sotto il controllo costante di un responsabile di sala. Si potrà accedere alla sala soltanto dopo aver deposto qualsiasi oggetto che possa fare fotografie o registrare ed emettere audio. Si potrà fare uso del dizionario di inglese, di una penna e un foglio per gli appunti, che non devono comunque contenere il testo esatto dei documenti. In ogni caso, è fatto divieto di divulgare qualsiasi informazione a terzi. Il tempo massimo a disposizione di ogni persona è di un’ora.

Senza contare che secondo le ultime notizie, agli Stati membri non verranno trasmessi tutti i documenti negoziali. Con il pretesto di nuove fughe di notizie, dopo quella orchestrata da Greenpeace Olanda il 2 maggio scorso, la Commissaria al Commercio, Cecilia Malmström, ha deciso che le informazioni sensibili resteranno chiuse a Bruxelles.






L’accordo di libero scambio, è stato sempre caratterizzato da una natura un po’ controversa, complice il silenzio dei media, che sicuramente non ha aiutato i cittadini nel farsi una loro idea; anche per questo motivo la nostra associazione aveva organizzato il seminario “Processo all’Europa: chi condannare e chi assolvere” nel quale si parlava anche del TTIP e dei suoi meccanismi di funzionamento (qualora non lo abbiate ancora visto, vi invitiamo a vedere il video della conferenza sul nostro canale Youtube).


Fra coloro che si schierano contro il TTIP, oltre a Stiglitz per esempio, abbiamo Alain de Benoist: È proprio una Nato economica, posta come il suo modello militare sotto tutela americana, quella che la Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip) cerca di creare, con l'obiettivo di diluire la costruzione europea in un vasto insieme inter-oceanico senza alcun fondamento geopolitico, per fare dell'Europa il cortile posteriore degli Usa, consacrando così l'Europa mercato a detrimento dell'Europa potenza." Cit. - "Unione transatlantica: la grande minaccia" di Alain de Benoist su "La minaccia transatlantica", Diorama letterario (n. 321, giugno-agosto 2014) diretta da Marco Tarchi. 

                                                               VIS SAPIENTIA

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