“Comunicazione in L.U.C.E.” è un saggio sul cinema scientifico dell’Istituto Luce durante il fascismo. Si parte dalle origini del medium cinematografico, con i principali sviluppi dello stesso nei maggiori paesi europei alla vigilia dei due conflitti mondiali. Sul fronte italiano viene analizzato il fenomeno dei primi kolossal e successivamente l’utilizzo del cinema come strumento di propaganda prima durante il futurismo e poi sotto il regime fascista. Tuttavia il saggio vuole mettere in luce un aspetto spesso ignorato della cinematografia fascista: non tutto era propaganda e non tutti i cineasti dell’epoca si sottomisero alle direttive di regime. Un personaggio su tutti: il torinese Roberto Omegna, che diverrà responsabile del settore scientifico ed educativo del Luce concedendo poco o nulla del suo lavoro alla propaganda. Le sue principali pellicole vengono analizzate a livello contenutistico, fornendo così un interessante approccio non solo storico ma anche sociolinguistico e sulla comunicazione della società italiana durante il fascismo. Insomma, uno spaccato dell'Italia spesso ignorato solo per pregiudizi ideologici privi di senso critico.
"Comunicazione in L.U.C.E., la tv dell'Italia fascista oltre la propaganda", Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma, 2011 (ilmiolibro.it)
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