Come una nuova congregazione dell'Inquisizione, il parlamento italiano sta iniziando a redigere un indice dei fatti proibiti, istituendo nuovi dogmi da seguire, pena il carcere, ovvero un modo per impedire ai liberi pensatori di nuocere ancora. Giordano Bruno per le sue tesi venne arso vivo, ma erano altri tempi; oggi non c'è più la pena di morte, ma c'è il carcere, la calunnia, la caduta nell'oblio di persone per sempre.
Esiste già una lista di argomenti vietati "moralmente":
la famiglia non può essere più difesa in quanto si vene accusati di omofobia, non si può più pretendere di vedere valutati i sacrifici di generazione intere per appartenere ad una nazione, avere una casa e prospettive per il futuro, non si può credere nella propria bandiera, perché altrimenti si viene accusati di razzismo.
Ogni idea, ogni pensiero ritenuto contrario a quello del nuovo ordine che governa gli stati viene accusato di eresia e punito. Pertanto si è costretti ad abiurare, come Galileo Galilei dovette fare per evitare il carcere.
Circa un anno fa la Barilla, un'azienda italiana produttrice di pasta a livello internazionale, è stata totalmente aggredita a livello mediatico in quanto il proprietario si era rifiutato di realizzare spot pubblicitari con famiglia omosessuali. Barilla non si è schierato contro gli omosessuali, ma ha difeso un idea tradizionale della famiglia, non ha discriminato nessuno, ha affermato un suo pensiero umilmente e semplicemente, ma è stato vergognosamente attaccato. Difendere gli omosessuali è giusto, portare avanti idee contrastanti a questa, senza discriminare ovviamente, è un crimine: l'inquisizione si è pronunciata.
Comprendete, spero, che tutto questo è un sistema dittatoriale che si sta affermando, subdolo ma sempre più presente. La libertà deve esistere per tutti, non solo per alcuni, questa non è niente, è censura, vogliate o no. Ritornando al "DDL Censura" Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane ha affermato che si tratta di "un provvedimento che costituisce un baluardo per la difesa della libertà di tutti", ma coloro che avevano ancora molto da dire non appartengono a questi "tutti"? Come fa quindi ad essere chiamata libertà?
A favore della libertà di espressione pesa l'astensione della senatrice a vita Elena Cattaneo che definisce i negazionisti "ciarlatani", ma chiede di non dare loro il ruolo di martiri incompresi, ed afferma: "Facciamoli parlare e li sbugiarderemo punto dopo punto, ma all'interno di una sede scientifica. Questo disegno di legge limita la libertà di pensiero e di ricerca storiografica". Penso che la senatrice a vita sia una delle poche persone capaci di riuscire ad evidenziare il grave pericolo per la democrazia che questo decreto rappresenta.
La mia critica non è mirata a difendere un'idea in particolare; si deve difendere il futuro, non abbiamo bisogno di una nuova inquisizione che stabilisca gli argomenti che possono o non possono essere affrontato. I colpevoli di aver parlato (quindi già di per sé non potrebbe essere un crimine in democrazia) rischiano la condanna fino a tre anni di reclusione.
LINK ALLEGATI: http://vissapientia.blogspot.it/2015/02/la-falsa-liberta-despressione-si-sta.html
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ANDREA CATALANO
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