Porte aperte a Villa Medici: ingresso gratis per tutti!



In uno dei punti più alti di Roma sorge Villa Medici, un complesso architettonico le cui origini risalgono al 66-63 a.C. sul finire del periodo repubblicano. Fu il generale romano Lucio Lucinio Lucullo a volere gli Horti Luculliani, giardini che occupavano le pendici della collina oggi conosciuta come Pincio, con una serie di terrazze accessibili tramite scalee monumentali, all’interno dei quali negli anni successivi venne eretta la villa. Il complesso conobbe diversi proprietari, passando dalle mani di Valerio Asiatico a Messalina, moglie dell’imperatore Claudio, fino a rimanere patrimonio imperiale durante l’epoca di Traiano. Nel III secolo d.C. la tenuta passò prima alla famiglia patrizia degli Acili, e poi a quella dei Pinci, da cui l'attuale nome della collina; la storia della villa però, ha inizio nella seconda metà del Cinquecento.

In questo periodo infatti il cardinale Marcello Crescenzi decise di ingrandire ed abbellire il primitivo edificio a pianta quadrangolare ed incaricò l'architetto fiorentino Nanni Lippi ,con l’intento di farlo divenire un palazzo in grado di competere con le dimore signorili dell'epoca. Nel 1564 la proprietà passò nelle mani dei nipoti del cardinale Ricci da Montepulciano, i quali rinnovarono ed abbellirono totalmente la villa con un ingresso monumentale su via di Porta Pinciana e fecero aprire la salita di S.Sebastianello; negli anni successivi vennero eretti il corpo dell'edificio principale e la sua scala frontale, una loggia, un salone ed un corpo meridionale. Nel 1576 la villa fu acquistata da Ferdinando de' Medici, da cui la villa trae il nome odierno, il quale incaricò l'architetto Bartolomeo Ammannati di trasformare ulteriormente il complesso, dando così inizio al periodo del suo maggiore splendore. Venne modificata la parte centrale dell'edificio, fu aggiunta la seconda torre verso Trinità dei Monti, la facciata interna venne ornata con bassorilievi, busti e statue. 

Gli interni furono decorati meravigliosamente da Jacopo Zucchi e contestualmente venne potenziato il sistema idrico grazie al convogliamento dell'Acqua Felice. Dopo la morte di Ferdinando, i Medici si disinteressarono della villa, in quanto molto costosa nella manutenzione , e la struttura nella fine del Settecento venne messa in vendita. Nel 1803 Napoleone in persona volle che la villa divenisse la nuova sede dell'Accademia di Francia, precedentemente fondata da Luigi XIV nel 1666 per consentire ai giovani pittori francesi di studiare a Roma. Villa Medici conserva un'importante collezione di opere d'arte, formata dall'eredità al momento dell'acquisto della raccolta di Ferdinando de' Medici, e da opere e documenti accumulati dai vari direttori dell'Accademia di Francia a Roma sin dal suo inizio.

Domenica 29 Marzo si svolgerà una giornata “porte aperte” dedicata alla scoperta della villa, del suo immenso patrimonio artistico e dei suoi giardini. Durante la giornata saranno proposti diversi percorsi guidati della durata di 30 minuti, totalmente gratuiti, che permetteranno di conoscere gli spazi più suggestivi del complesso, tra cui la Terrazza del Bosco, con la splendida vista su Roma, la Loggia, il gruppo di statue dei Niobidi, il Padiglione di Ferdinando de’ Medici, riccamente affrescato da Jacopo Zucchi, la riserva dei gessi con la collezione di opere realizzate dai borsisti. Non è tutto, nel corso dell’evento si guarderà anche alla creatività contemporanea con i progetti degli artisti in residenza riuniti nella mostra Teatro delle Esposizioni #6– Prendere tempo e con il concerto di chiusura del festival di musica contemporanea Controtempo. Un’iniziativa da non lasciarsi sfuggire, la quale attraverso un evento unisce arte, storia e creatività in un luogo solo.



                                                                 GIULIA GRILLI



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